Percorsi Ciclamino - Sentiero n.8
Circolare Piz Pasquela
Alpe di Blessagno - Zerla - Baséta - Alpe di Colonno
Il percorso non è breve, ma senza grandi dislivelli e difficoltà. Si snoda attorno al Piz Pasquela passando dall'Alpe di Blessagno fino alla cascina "La Zerla", dove si congiunge con il sentiero del CAI n.2 "Alti Monti Lariani" per poi transitare verso la cascina "Basseta" ed arrivare all'Alpe di Colonno.
Da Pigra, zona funivia (alt. 850), raggiungere la rotonda Antelami proseguendo lungo il percorso "Pigra da Scoprire" fino a Piazza San Rocco (Chiesa del 1600).
Percorrere la via Blessagno fino ad arrivare sulla Via Militare, da qui, svoltare a destra e proseguire verso il campo sportivo (progress. 1650 - alt. 995). Dopo di questo troverete un parcheggio, svoltare a sinistra sul sentiero n.8 che, dopo poche centinaia di metri in leggera salita, diviene quasi pianeggiante. Si trova, quindi, il cancello della Cascina "Pianello" che dovrà essere richiuso dopo il vostro passaggio (progress. 3250 - alt. 1070) e di nuovo un altro cancello, sempre da richiudere, dopo il quale si arriva all'Alpe di Blessagno (progress. 4400 - alt. 1050). Poco dopo il sentiero inizia a salire fino alla cascina "La Zerla" (progress. 5300 - alt. 1160) congiungendosi con quello del CAI "Via dei Monti Lariani n.2". Raggiungerete la cascina "Baséta" (progress. 7050 - alt. 1360), quindi l'Alpe di Colonno incrociando anche i sentieri Ciclamino n.1 e 3.)
he track isn't short but, it doesn't present major difficulties or elevation gain. It unwinds around the "Piz Pasquela", passes through the "Alpe di Blessagno" up to the Cascina "La Zerla" where it joins with CAI N*2 track "Alti Monti Lariani"; the track then takes you towards Cascina "Bassetta" and finishes then at "Alpe di Colonno".
From Pigra (cable car area, 850m), head towards the "Antelami" roundabout following the "Pigra da scoprire" route until "San Rocco's" square (with it's 16th century church).
Proceed along "Via Blessagno" until you arrive on "Via Militare", from here head for the sports grounds (1650m - 995m alt.) where you'll then find a parking area. Turn left on track N*8 and, after a few hundred meters slightly uphill, the ground will flatten, you'll then arrive at Cascina "Pianello's" gate (which MUST BE CLOSED after you've passed; 3250m - 1070m alt.). Continue until you find another gate (which MUST also BECLOSED after you've passed), proceed further on and you'll arrive at the "Alpe di Blessagno" (4400m - 1050m alt.). Shortly after, the track will start climbing up to Cascina "La Zerla" (5300m - 1160m alt.) joining with CAI N*2 track aka: "Via dei Monti Lariani N*2". You'll then reach Cascina "Baséta" finally arriving at the "Alpe di Colonno" (here the track is also joined by track "Ciclamino 1" and track "Ciclamino 3").
Der Wanderweg ist nicht gerade kurz, weist aber keine größeren Höhenunterschiede oder Schwierigkeitsgrade auf. Er verläuft am Piz Pasquela entlang und führt von der Ortschaft Alpe di Blessagno zum Bauernhof „La Zerla“, wo er auf den CAI-Weg 2 „Alti Monti Lariani“ stößt, um dann über den Bauernhof „Basseta“ zur Hütte „Alpe di Colonno“ zu gelangen.
Von der Seilbahnstation in Pigra (850 m ü.d.M.) aus geht es zum Kreisel Antelamani und dann entlang der Route „Pigra da Scoprire“ bis zur Piazza San Rocco (Kirche aus dem 17. Jh.). Der Weg folgt nun der Via Blessagno bis zur Via Militare, wo er rechts abbiegt und zum Sportplatz führt (laufende Nummer 1650 - 995m ü.d.M.). Nach dem Sportplatz beim Parkplatz biegt er nach links auf den Weg Nr. 8 und verläuft nach einem leichten Anstieg fast auf ebener Strecke bis zum Tor des Bauernhofs „Pianello“, das unbedingt wieder zu schließen ist. (laufende Nummer 3250 - 1070 m ) . Hinter „Pianello“ stößt man auf ein weiteres Tor, auch dies muss man wieder schließen, bevor man weiter bis zum Ort Alpe di Blessagno weiterwandert (laufende Nummer Kurz darauf geht der Weg bergauf, bis er zum Bauernhof „La Zerla“ (laufende Nummer 5300 - 1160 m ü.d.M.) gelangt, wo er mit dem CAI-Weg „Via dei Monti Lariani n.2“ zusammentrifft. Zum Schluss erreicht man dann das Bauernhaus „Baséta“ (laufende Nummer 7050 - 1360 m ü.d.M.) und Alpe di Colonno. (Hier kreuzen sich auch die Wege Ciclamino 1 und 3).
Dati Circolare Piz Pasquela
Lunghezza: 8.6 km
Dislivello max: 725 m
Durata: 2,45 ore circa
Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Scarica il Percorso: https://drive.google.com/file/d/1o1lThKksZIoGo1zLOay1-MxscRzrwbKg/view?usp=sharing
Nuova vita alla Biblioteca di Pigra
La biblioteca comunale pronta a rinascere grazie anche all’Associazione Amici di Pigra
La nostra associazione contribuirà a risvegliare nuovo interesse verso la biblioteca comunale, costituita da circa 12.000 volumi, libri e pubblicazioni, riordinata con cura grazie all'impegno e lavoro di Sergio, nostro socio.
Recentemente il Comune è riuscito ad ottenere, tramite un bando regionale, un contributo (utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di libri) circa 350 che sono stati acquistati in alcune librerie di San Fedele e Como. Vengono in particolar modo arricchite le sezioni riguardanti il territorio locale, la montagna e la narrativa.
Sergio e Gabriella, coordinati con gli uffici comunali, si sono attivati per effettuare gli ordini e organizzare le consegne.
Il Comune sta riorganizzando la fruibilità dei locali della biblioteca, che si trova sotto l’ufficio postale, aderendo, fra l’altro al “Sistema Bibliotecario Lario Ovest”, che riunisce i Comuni della sponda lariana occidentale e della Valle d’Intelvi.
Grazie a questa adesione, in un futuro speriamo molto vicino, tutti gli abitanti e villeggianti di Pigra potranno accedere al prestito di libri in loco e anche via internet in una qualsiasi delle biblioteche inserite nel sistema.
Un grazie di cuore a Sergio e Gabriella e per tutti l’augurio di rianimare presto la storica Biblioteca voluta e realizzata nel 1981 da Romolo Costa come luogo di incontro per lo sviluppo sociale e culturale della comunità pigrese.
Pigra da Scoprire![](/aap/images/stories/Scoprire_Pigra/Freccia_300.jpg)
8 - Curt da Marc
Nelle sere d’estate, all’ora di cena sulle panchine di sasso all’esterno di ogni casa sedevano spesso le donne di casa, con la scodella della minestra tra le mani. Tra le case vicine, da una panchina all’altra correva inevitabilmente la domanda: “Cuss’i fai ris e cussè?” (cosa avete fatto riso e cosa).
Non era curiosità, era partecipazione; e la domanda era obbligata nella sua formulazione perché non era pensabile che qualcuno avesse preparato la cena con una minestra diversa da quella di riso e latte. L’unica variabile era l’elemento complementare del riso. Ris daparlu (riso da solo); Ris e tartuful (riso e patate); Ris e burdon (riso e rape); Ris e fasoeu (riso e fagioli); Ris e pulenta (Riso e polenta); Ris e predesèe (riso e prezzemolo); Ris e zuca (riso e zuca); Ris a castègn (riso e castagne), ecc.
In tempo di guerra il colore della minestra “di latte” diventava azzurrino (culùu dal cièl), il che tradiva una presenza di latte più che simbolica.
In the summer evenings at dinner time, the women often were sat on the stone benches outside of each house, keeping the bowl of soup in their hands. Between the neighboring houses, a question ran bench by bench: "Cuss’i fai ris e cussè??" (What have you prepared, rice and what else?).
It was not curiosity, but it was emotional involvement; and the question was required exactly in that formulation because it was not possible that someone could make for dinner a soup different by the typical ‘rice and milk soup’. The only variable was the condiment of rice. Ris daparlu (rice); Ris e tartuful (rice with potatoes); Ris e burdon (rice with turnip); Ris e fasoeu (rice with bean); Ris e pulenta (Rice and polenta); Ris e predesèe (rice and parsley); Ris e zuca (rice and pumpkin); Ris a castègn (rice and chestnut), etc.
In time of war, the color of the "milk soup" became very light blue and it was defined by the citizen as “culùu dal cièl” (color of the sky), which indicated the presence of milk as a symbolic thing.
An den Sommerabenden saßen zur Essenszeit auf den Steinbänken vor den Häusern die Hausfrauen und hielten ihre Suppenschüsseln in den Händen. Zwischen dem einen und dem anderen Haus ging dann unweigerlich die Frage um: “Cuss’i fai ris e cussè?” (was habt ihr gemacht, Reis und was noch ?).
Es war nicht Neugier, sondern Anteilnahme; die Wortwahl war immer dieselbe, denn es war undenkbar, dass jemand eine andere Suppe zubereitet hätte als die mit Reis und Milch. Die einzige Variante war die weitere Zutat zum Reis. Ris daparlù (nur Reis); Ris e tartuful (Reis mit Kartoffeln); Ris e burdon (Reis mit Rüben); Ris e fasoeu (Reis mit Bohnen); Ris e pulenta (Reis mit Polenta); Ris e predesèe (Reis mit Petersilie); Ris e zuca (Reis mit Kürbis); Ris a castègn (Reis mit Kastanien) usw.
Während des Kriegs war die Farbe der Milchsuppe eher bläulich (culùu dal cièl – Farbe des Himmels), weil die Milch der Suppe nur noch den Namen gab.
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