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CHIESA PATRONALE S.MARGHERITA

(ubicazione e cenni artistici)

Santa MargheritaLa Parrocchiale di S.Margherita sorge a 200 mt. a sud del Paese, vicino al Cimitero, in posizione panoramica.

Dalle ricerche fatte risulta che la costruzione è precedente al 1486, dove documenti certi evidenziano che c'è stata la separazione dalla parrocchia di Castiglione Intelvi. Quindi è stata costruita precedentemente ma non risulta, almeno dalle ricerche, l'anno preciso anche perché sembra sia stata costruita dagli abitanti  che senza dubbio avranno dedicato più anni per l'ultimazione.

Il Ninguarda nella visita pastorale del 1593 la descrive con due navate e un campanile a torre.
Nel 1757 fu ampliato il coro e nella prima metà del 1800 fu portata alla forma attuale, con la costruzione di una terza navata.
All'interno dell'abside, poligonale, sono appese tre tele raffiguranti il Crocifisso, S.Margherita, S.Tommaso.
L'altare della Madonna ha un palliotto settecentesco in scagliola, policroma con motivi geometrici ed ornamentali, nella cornice ovale al centro è raffigurata la Madonna. Nella parete della navata è ricavata una nicchia con la statua di S.Margherita e con una ricca decorazione a stucco: vi sono raffigurati Angeli, motivi ornamentali e le Virtù, più due confessionali.

Chissà quante storie avranno sentito, quante generazioni si saranno confessate, anche da parte mia.
Penso che i peccati potessero essere i seguenti: aver tagliato un pezzo di prato non proprio o aver raccolto qualche castagna sotto la pianta di un altro o qualche altra furberia.

Di fronte alla Parrocchiale, ma non in asse con essa, esiste un piccolo edificio ottagonale, coperto a cupola usato come ossario, ma forse sorto come Battistero (purtroppo ora non esiste più). Vicino ad esso si conserva la coppa dall'antica Fonte Battesimale, ricavata in un blocco di pietra locale e impreziosito da scanalature e da un bordo sagomato.

A 100 metri, dalla Parrocchia in direzione Ovest sorge un sarcello preceduto da un portico, un tempo coperto da una volta a crociera: sulla volta a botte dell'interno, sono affrescati Angeli recanti i simboli della Passione le figure si affacciano ad una finta balaustra che si ripete sui tre lati dalla cella.

ELISEO CESCHINA

Archivi del Comune di Pigra

Il comune di Pigra risulta far parte della pieve d'Intelvi dal "Liber consulum civitatis Novocomi" dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del comune dal 1510 sino all'anno 1520. Dagli atti delle visite pastorali del vescovo Ninguarda risulta che nel 1593 la comunità era composta da 68 fuochi per un totale di 260 abitanti. Nel 1644 il comune non figura più presente nella pieve d'Intelvi ma, insieme ai comuni di Casasco, Cerano, Mezzena, e Schignano lo si trova inserito nel territorio dei "Cinque Comuni della Mezena", nel Contado di Como. Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, che contava 241 abitanti, non era infeudato e pagava per la redenzione la somma di lire 143.10.3 ogni quindici anni. L'organo deliberativo della comunità era rappresentato da un consiglio costituito da tutti i capi di famiglia, detto "vicinanza", che si riuniva pubblicamente convocato dal console. Ufficiali del comune erano un console, un sindaco, un cancelliere e due deputati, tutti eletti pubblicamente. Il sindaco, a cui erano demandati l'amministrazione e la conservazione del patrimonio, doveva ogni anno presentare opportuno discarico della sua attività in pubblica vicinanza. Era inoltre responsabile, insieme al cancelliere, della cura delle pubbliche scritture. Per l'esazione dei tributi ed il pagamento delle spese il comune si avvaleva di un esattore che veniva eletto per incanto ogni tre anni. Pigra era sottoposto alla giurisdizione del Podestà di Como per i servizi del quale pagava una quota tra le altre spese. Il console era tenuto ad inviare le denunce al suo ufficio. Sia nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751 che nell'"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" Pigra era sempre inserito nel territorio dei "Cinque comuni della Mezena".


Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano, pubblicato dopo la "Riforma al governo della città e contado di Como", il comune di Pigra venne inserito, come comunità appartenente alla pieve d'Isola, nel Contado di Como. Nel 1771 il comune contava 252 abitanti. Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province, il comune di Pigra venne confermato facente parte della pieve d'Isola ed inserito nella Provincia di Como. In forza del nuovo compartimento territoriale per l'anno 1791, Pigra, sempre nella pieve d'Isola, venne incluso nel IV distretto censuario della provincia di Como.

A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell'8 luglio 1797, con legge del 27 marzo 1798 il comune di Pigra venne inserito nel Dipartimento del Lario, Distretto di Tremezzo. Con successiva legge del 26 settembre 1798 il comune venne trasportato nel Dipartimento dell'Olona, Distretto XXIII di Argegno. Nel gennaio del 1799 contava 261 abitanti. Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il comune, inserito nel Distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito Dipartimento del Lario. Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d'Italia, Pigra venne in un primo tempo inserito nel Distretto VI ex comasco di Tremezzo, classificato comune di III classe, e successivamente collocato nel Distretto III di Menaggio, Cantone I di Menaggio. Il comune di Pigra nel 1805 contava 246 abitanti. Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe, vide l'aggregazione del comune di Pigra al comune di Argegno, che fu inserito nel Distretto I di Como, Cantone III di San Fedele. Prima della aggregazione Pigra contava 261 abitanti. Tale aggregazione venne confermata con la successiva compartimentazione del 1812.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il ricostituito comune di Pigra venne inserito nel distretto IV di Menaggio. Il comune, dotato di convocato, fu confermato distretto IV di Menaggio in forza del successivo compartimento delle province lombarde. Col compartimento territoriale della Lombardia, il comune di Pigra venne inserito nel distretto IX di San Fedele. La popolazione era costituita da 431 abitanti.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Pigra con 456 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento V di Menaggio, circondario I di Como, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 458 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 429 (Censimento 1871); abitanti 512 (Censimento 1881); abitanti 594 (Censimento 1901); abitanti 624 (Censimento 1911); abitanti 650 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 578 (Censimento 1931); abitanti 554 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Pigra veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 501 (Censimento 1951); abitanti 496 (Censimento 1961); abitanti 457 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Pigra aveva una superficie di ettari 433.

Tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it
Redazione e revisione: Doneda Cristina, 2006/12/15, prima redazione

Pigra com'era

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