IL COMUNE DI PIGRA e TUTTE LE ASSOCIAZIONI
ORGANIZZANO la FESTA
Nem in gir par Pigra
DOMENICA 3 LUGLIO 2022-ore 10
GIORNATA DEDICATA ALLA VISITA DEGLI ANGOLI PIÙ CARATTERISTICI DEL PAESE
e con:
- MOSTRA FOTOGRAFICA “IL GATTO”
- FATTORIA DEGLI ANIMALI
- MOSTRA D’ARTE FLOWERS
- Apertura BIBLIOTECA e LETTURE RECITATE
- BALBO “FOTO DALL’AFRICA”
- VISITA GUIDATA SOCIETA’ OPERAIA e sede ALPINI
- MERCATINI SFIZIOSI
- GIOCHI PER BAMBINI
- MUSICA con BLUES SPIRITS
GRAN FINALE CON SPETTACOLO SERALE
Pensieri Parole Musica
a cura di: LARIUS TRIO - Chiara (Soprano) Carmelo (pianoforte) Flavio (Clarinetto)
presso Società Operaia ore 20,30
PRANZO E CENA A PREZZO SPECIALE PRESSO TUTTI I BAR E RISTORANTI DEL PAESE
PROGRAMMA “NON TI SCORDAR DI ME”:
- Dalle ore 10,00 Bancarelle artigianali
- Ore 11,00 presso oratorio San Rocco “incontro con l’autore” Thomas Usan - presentazione del libro “Le vie per una
Gerusalemme perduta”.
- A seguire piccolo rinfresco sul sagrato di San Rocco.
- Dalle ore 14,00 assaggi gratuiti di torte locali “torta Santa Margherita e Torta Matoca” accompagnate dal “caè del
pugnatin”.
- Dalle ore 15,00 alle 16,30 intrattenimento giocoso per bambini con “la pesca del buscion” presso la fontana di Piazza San Rocco” gioco a premi per bambini.
- Ore 16,30 “Viaggio attraverso l’affresco” presso Oratorio di San Rocco
PROGRAMMA BIBLIOTECA:
- Apertura alle ore 10,00 con visita alla Biblioteca
- Banco dei Libri con angolo del Tè
- Dalle 15,00 alle 16,00 lettura recitata con Musica
- Chiusura Biblioteca ore 18,00
PROGRAMMA AMICI DI PIGRA:
- L’ACQUA è VITA
- Presso il Lavatoio
- Orario 10,00 - 12,00 - 14,00 - 16,00
- Cenni storici sul Lavatoio
- Dissetiamoci: Menta e acqua fresca
PROGRAMMA SOCIETÀ OPERAIA:
- Ore 10,00 Apertura della Società Operaia
- Durante la giornata ci saranno visite guidate al Museo storico, Museo della Musica ed a una parte del Museo degli antichi mestieri.
- Saranno esposti nuovi cartelli su cosa si può vedere in natura a Pigra (fiori, piante, animali e massi Eratici)
PROGRAMMA FATTORIA ANIMALI:
- Dalle ore 10.00 alle ore 18.00, presso la Colonia di Turate a Pigra, si potrà visitare la Piccola Fattoria degli Animali, ci sarà la possibilità di prendere contatto, fare foto con alcuni animali presenti in paese durante il periodo della migrazione.
- Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 sarà possibile montare su Pony Shettland con l’ausilio dell’istruttrice Alessandra Prestinari della scuola di equitazione “Il Cavallino”, in base alla richiesta ci sarà la possibilità di prolungare gli orari….
- Durante la giornata si potranno degustare Tisane di erbe nostrane.
SALI VERSO IL CIELO,
FERMATI A PIGRA,
SCOPRI QUANTO E' BELLO VEDERE IL LAGO, LE MONTAGNE
E LE STELLE LONTANO
PICCOLA GUIDA ALLA SCOPERTA DI PIGRA
STORICO VILLAGGIO ALPINO IMMERSO NELLA NATURA IN SOSPESO TRA LAGO E CIELO
(a cura dell'Associazione Amici di Pigra)
IL PAESE DI PIGRA
Territorio
Il paese si affaccia sul lago di Como a 881 metri di altezza ed e situato a NNE di Como da cui dista 34 km; è disposto su un terrazzo di roccia morenica, formatasi dall'erosione glaciale nel periodo quaternario (o neozoico) che ha dato origine alla Valle lntelvi ed ai due laghi di Como e di Lugano.
Alle: spalle del paese si erge il Monte Pasquella (m. 1331) al quale fanno corona a sinistra il Monte Luria (m. 1293), al centro il Monte Sertore (m. 1397), a destra il Monte Costone (m. 1441) detto anche Costone di Pigra ed infine, ancora più a destra, l'Alpe di Colonno (m. 1332).
Dal Monte Pasquella scendono due torrenti: il Pioò ed il Salvetta che, passando per Rovasco e Muronico, si gettano nel fiume Telo per poi finire nel lago di Como ad Argegno.
La superficie del paese è di 4,33 km2 con 247 abitanti attualmente residenti.
Data la sua particolare posizione, domina tutto il centro lago ed offre alla vista del turista un meraviglioso panorama con veduta su,Argegno, Brienno e la Valle lntelvi sul versante lacustre; sulla sponda opposta la punta di Bellagio, Lezzeno, Nesso e le catene di monti che sovrastano le due sponde del Lario. Dalla località Belvedere si può ammirare anche l'isola Comacina. Per questo motivo Pigra è denominata "Il balcone del lago di Como".
Il clima è asciutto perché il paese gode di una esposizione al sole per l'intera giornata. Tutto intorno ci sono boschi di faggi, betulle, castagni e pini mete di passeggiate con sentieri per escursioni in alta montagna.
Anticamente l’unico collegamento al paese era attraverso la mulattiera da Dizzasco, gli anziani ricordano ancora quando i ragazzi scendevano al lago per questo sentiero a piedi, qualche volta di corsa perché in ritardo, e proseguivano poi con i mezzi pubblici verso le scuole o i posti di lavoro a Como e Menaggio. ll collegamento verso la Valle era solamente attraverso il sentiero alto che portava a "Campo dei Monti".
La strada che da San Fedele porta a Pigra è stata costruita durante la guerra 1915-18 ed in origine serviva per il trasporto di armi e munizioni verso il Monte Galbiga, dove sono state edificate delle fortificazioni (linea Cadorna) per il timore di una invasione delle truppe austro-ungariche dalla parte dello Stelvio e del Tonale.
La luce elettrica in paese arrivò poco dopo, nel 1919.
Oggi si può accedere a Pigra comodamente anche per mezzo della funivia che in quattro minuti sale da Argegno.
Origini e Storia
L'etimologia del nome è incerta, come del resto anche l'origine del centro abitato.
Secondo Olivieri, studioso di toponomastica lombarda, potrebbe derivare dal latino "pigĕr, pigră", con significato di terreno lento a produrre e difficile da coltivare; oppure sempre dal latino "ăprĭcus, aprică" ovvero "esposto al sole"; mentre un'altra teoria lo accosta ad una evoluzione, ancora dal latino, di "põpŭlus", con il significato di "pioppo".
Un fattore senza dubbio rilevante è l'evoluzione del dialetto pigrese, che per cadenza del parlato e certe strutture grammaticali si distingue dal dialetto degli altri paesi della stessa Valle, segno dell'isolamento in cui la comunità contadina è vissuta fino al secondo dopoguerra per la difficoltà di comunicazioni, non solo con la Tremezzina ma anche con gli altri Comuni.
Interessante è l'uso dei soprannomi per distinguere gli abitanti, dati i frequenti casi di omonimia sia di nome che cognome.
L o stemma studiato dall'Amministrazione Civica ricorda nei monti l'altitudine del comprensorio comunale, nel lago quello di Como e nell'aquila il re dei volatili ancora presente sulle vette del comasco.
La storia del territorio è comunque legata a quella della Valle lntelvi che faceva parte integrante del contado di Como.
Fu invasa dagli Orobi, dagli Etruschi, dai Gallo-Celti, dagli lnsubri e dai Romani che hanno lasciato le proprie tracce, in nomi e costumi.
A oriente del paese in località Torre, fu costruita in epoca medievale una torre, sulle rovine della precedente romana, come punto strategico di osservazione in quanto la vista spaziava sul lago di Como da oriente a occidente. Sui questi resti, ancora visibili, venne poi costruita a metà dell'800 una villa indi decorata in stile liberty agli inizi del '900; è l'attuale Villa Peduzzi anche detta la Villa del Podestà.
Nel Xll sec. Pigra fece parte della Contea della Valle lntelvi sotto la giurisdizione di Como e nel XIV sec. fu sotto la signoria dei Visconti. Nel XV sec. la Valle lntelvi passò sotto la dominazione della famiglia Rusca e nel XVI sec. sotto la signoria di Gian Giacomo de' Medici. Divenne feudo dei Marliani nel 1583 e nel1713 passò ai Riva.
La parrocchia di Pigra, che dipendeva dalla collegiata di Santo Stefano a Montronio, nel 1486 si stacco dalla matrice e successivamente ottenne la completa autonomia.
L'Archivio parrocchiale del paese riporta il primo matrimonio registrato nel 1594, il primo decesso ed il primo battesimo nel 1640.
Nel 1706 la Valle lntelvi passo sotto la dominazione austriaca.
ln epoca risorgimentale anche la Valle lntelvi ha avuto i suoi eroi, uno fra gli altri, per Pigra, il parroco don Giuseppe Cavalli che insieme al fondatore del "Comitato Provvisorio Insurrezionale" Andrea Brenta di San Fedele ed altri valligiani, affrontarono e cacciarono gli austriaci giunti in Valle; nel 1848 si riunirono proprio a Pigra nella "Curt da Funt".
L'insurrezione però ebbe vita breve in quanto gli Austriaci ritornarono con altre truppe e riconquistarono l'intera area fucilando Brenta e mandando in esilio il parroco e gli altri patrioti.
Di altri Pigresi, oltre a don Giuseppe Cavalli, gli archivi ricordano Angelo Berini come rinnovatore del suo paese per aver costituito una Società per Assunzione di Lavori Pubblici dando lavoro agli abitanti di Pigra in opere importanti tra le quali il ponte sul Mincio a Peschiera, il ponte sul Tronto di Colonnella, il canale Cavour nella vallata della Dora Baltea e il famoso viadotto sul Tagliamento presso Pontebbe.
Da citare sono anche Salvatore Pozzi, pittore vissuto nel XVII sec., lo stuccatore Fernando Cavadini che ha modellato alcune decorazioni in stucco del soffitto della parrocchiale di S. Margherita, oltre a numerosi artigiani che seguendo le orme dei "Magistri Comacini" hanno onorato la Valle con le loro opere in palazzi e chiese d'Europa.
Popolazione: attività e situazione occupazionale
Inizialmente l'economia era sorretta dall'allevamento e dall'agricoltura, in particolare la coltivazione di cereali, ortaggi, delle rinomate rape e patate. Molto apprezzate e rano anche le castagne ed i castagneti venivano custoditi gelosamente dai proprietari per evitare che i frutti venissero rubati dai vicini. Oggi i castagni sono a disposizione dei turisti che nelle domeniche di ottobre salgono a fare passeggiate in mezzo ai boschi e tornano a casa con gli zaini pieni.
Negli ultimi decenni del 1800 si sviluppa lo spirito di solidarietà, fra le varie comunità vallintelvesi proprio a Pigra fu costruita la prima Società di Mutuo Soccorso.
Il 14 gennaio 1877 fu inaugurata da 119 soci effettivi e 25 onorari. Era l'epoca in cui non esistevano forme assistenziali o di previdenza, quindi l'ente erogava sussidi per malattia, invalidità e vecchiaia. In casi particolari di comprovata necessità, potevano essere concessi prestiti a soci, orfani e vedove dei soci.
La prima sede è stata nei locali del vecchio Municipio. Successivamente i soci, a proprie spese e con la prestazione della propria opera, costruirono la nuova sede che fu inaugurata nel 1887.
ll periodo in cui fu costruita era anche quello dei sentimenti patriottici e il Consiglio si sentì in dovere di annoverare fra i soci onorari Giuseppe Garibaldi, i! quale inviò una affettuosa lettera di ringraziamento autografata e ancora conservata con orgoglio.
Al primo piano dell'edificio si trovano i servizi cucina e bar, il salone delle feste con palcoscenico per le rappresentazioni teatrali. Nel locale venivano effettuate le assemblee nell'ultima domenica di febbraio e l'ultima di dicembre, periodo che coincideva con il ritorno al paese di tutti gli emigranti.
Al secondo piano erano ospitati l'asilo, la scuola elementare ed un'apprezzata scuola di disegno che serviva quale avviamento al lavoro di decorazione e applicazione di stucchi.
Il 1° febbraio 1903 veniva costituita la Latteria Sociale Cooperativa con lo scopo di raccogliere e provvedere alla trasformazione del latte in burro e formaggi. I locali avevano sede al piano terra della Società Operaia. I soci proprietari di mucche e capre residenti in Pigra avevano la facoltà di ricevere i prodotti finiti a compenso e in proporzione del latte consegnato, mentre la rimanenza veniva venduta alla popolazione. La latteria disponeva anche della "stalla del toro" per la monta delle mucche del paese, provvedendo al mantenimento dello stesso a proprie spese. Lo stabile ora è sede degli "Alpini di Pigra".
Alle spalle della Società Operaia, la latteria aveva la propria "nevera", l'antica ghiacciaia per la conservazione dei prodotti finiti.
In conseguenza dell'abbandono di allevamento e agricoltura la popolazione ha dovuto ricorrere all'emigrazione, più o meno temporanea.
Alla fine dell’800 la diffusa povertà del territorio ha spinto alcuni abitanti a cercare fortuna in altri paesi con destinazione soprattutto l'America (in particolare Argentina, Stati Uniti e Brasile, paesi con grandi estensioni di terre non sfruttate e necessità di mano d'opera).
L'emigrazione della seconda metà del XX secolo invece aveva come destinazione gli stati europei in crescita come Francia, Svizzera, Belgio e Germania ed era considerata da molti, al momento della partenza, come un'emigrazione temporanea, spesso solo di alcuni mesi, occasione di lavoro e guadagno per costruire un futuro migliore in paese.
L'emigrazione ha anche avuto ripercussioni sulla demografia che, in un paese piccolo, ha avuto un forte impatto. Nei primi decenni del 1900 raggiunge un picco di oltre 600 abitanti e poi una rapida discesa fino a raggiungere nel 2011 solamente 266 abitanti.
Attualmente le nuove generazioni cercano occupazione in grandi centri, ancora una buona parte lavora come frontalieri nella vicina Svizzera.
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
La fede è sempre stata viva nella popolazione che partecipava attivamente alla vita della propria parrocchia. Le tradizioni venivano rispettate e seguite con devozione e restano impresse nella memoria delle vecchie generazioni.
Oltre alle due chiese, alcune famiglie pigresi avevano eretto delle cappelle in diversi punti del paese, per lo più nelle zone periferiche, quasi a delimitare il perimetro del borgo. (vedi piantine allegate). Alcune cappellette sono ben conservate, altre richiederebbero degli interventi di restauro.
La Parrocchiale di S. Margherita eretta nel XVI sec. domina il lago e la Valle.
E' una costruzione molto semplice, in origine di stile romanico ad una navata, nel 1757 venne ampliato il coro e verso la metà del 1800 fu portata alla forma attuale con l'aggiunta di altre due navate. Nel 1971 fu restaurata completamente ad opera degli artigiani del paese. Nel 1981 è stata rifatta la parte terminale del campanile riportandola alla forma originale.
All'interno ci sono tre tele di pittori ignoti raffiguranti Gesù Crocifisso, la gloria di S. Margherita (1700), San Tommaso ('1600) e S. Carlo Borromeo (1500 ?).
Sull'altare della navata di destra si distingue il paliotto di scagliola policroma del 1700 (attribuito ad Andrea Solari) con raffigurazione della Santa; rappresenta uno dei rari altari aventi le decorazioni in scagliola sui fianchi.
Di fronte alla chiesa i resti dell'antico battistero, poi convertito in ossario, del quale rimane solo il basamento; di fianco alla stessa il piccolo cimitero.
Santa Margherita è la patrona del Paese e viene ricordata il 20 luglio. È ancora tradizione preparare la "torta di S. Margherita" a base di pane raffermo ammorbidito nel latte, con aggiunta di uova, uvetta, zucchero e, facoltativamente, una punta di cacao amaro.
La particolarità che riguarda la chiesa è il suo posizionamento, più esterno rispetto al nucleo antico, che può essere spiegata in due modi: la vicinanza alla strada rendeva più agevole ai signori e ai membri del Clero in visita l'arrivo in chiesa senza dover attraversare i campi che fino alla metà del 1900 si estendevano proprio tra la chiesa e il borgo; inoltre, con la quasi totalità degli abitanti residenti impiegati in lavori agricoli nei campi limitrofi, era più immediato poter assistere alle messe e alle preghiere del mattino per poi lavorare la terra senza dover attraversare più volte il paese. Tuttavia, quando nel tempo delle messe diventava difficile da raggiungere, si ricorreva all'Oratorio di San Rocco per le celebrazioni più importanti.
L'Oratorio di S. Rocco è rinascimentale, costruito nel XVI secolo. L'interno è ad una nicchia a destra è collocata una statua lignea di San Rocco del 1600. La parete in fondo reca un affresco in tre quadri, vi sono raffigurati al centro la Vergine col Bambino fra San Rocco e San Sebastiano, a sinistra Santo Stefano con San Domenico che regge il modello dell'oratorio e, a destra, San Pietro Martire insieme a San Giovanni Battista.
Un'iscrizione ai piedi delle opere cita il committente Domenico Riva, l'esecutore il pittore Salvatore Pozzi e la data, 1662.
Confini recenti, stimabili nel tardo rinascimento, sono rappresentati da una serie di Cappelle votive poste nei punti più esterni del paese e attorno a luoghi di fondamentale importanza per la vita degli abitanti. Sembrano fungere da accoglienza e saluto agli ingressi principali del paese.
La cappella dell'immacolata con una cancellata i ferro battuto, si trova all'inizio della strada chi si dirama verso la Funivia e la chiesa Parrocchiale.
La cappella Vecchia della Madonna (Capéla Végia) e edificata in prossimità della chiesa parrocchiale all'inizio della mulattiera che porta a Dizzasco e verso Argegno. Ora completamente distrutta, aveva una magnifica cancellata in ferro battuto che è stata trafugata dopo il crollo.
La cappelletta di S. Antonio Abate, più in basso, ad un centinaio di metri dalla precedente, è una cappella a base quadrata con cupola dipinta a stelle costruita nel 1700. Attualmente in degrado, necessita di un intervento di restauro urgente.
La Cappella della Beata Vergine (del Doss), si trova alla fine della via Blessagno. Un affresco del tardo '500 raffigurante la Madonna con il Bambino e la scritta "Mater Misericordiae" conferma la dedica. All'interno alcuni ex-voto.
La cappella di San Giovanni Bosco è eretta sulla strada che porta a campo dei monti. Necessita di restauri.
La Cappella della Madonna del Soccorso è stata realizzata alla fine del 1700, oltre il piazzale della Società Operaia, sulla strada che porta a Corniga. Era tradizione svolgere un pellegrinag gio, a piedi, raggiungendo da qui il Santuario della Madonna del Soccorso (sopra Lenno) passando per i boschi.
Un'altra raffigurazione di arte sacra è l'affresco di Piazza Roma, il dipinto del '600 e di notevole fattura che raffigura la Sacra Famiglia con S. Giovanni Battista. Alla base dell'affresco la scritta "Santa Maria Mater Misericordiae ora pro nobis" (Santa Maria, madre misericordiosa, prega per noi). In origine erano presenti sul muro degli angioletti lignei purtroppo trafugati.
Le feste tradizionali
Le feste dei patroni S. Margherita, il 20 luglio, e S. Rocco, il 16 agosto, cadevano in un periodo in cui gli emigranti erano ancora all'estero perché rientravano a Pigra solo durante l’inverno e pertanto la vera festa veniva effettuata alla terza domenica di gennaio della durata di tre giorni: dal venerdì alla domenica.
I riti religiosi erano supportati nelle processioni e nelle necessità della Chiesa dalla "Confraternita dei Priori". La sua origine si perde nel tempo, si crede che la sua costituzione risalga al XVlll secolo. In occasione della Festa dei Priori, il Corpo Musicale doveva suonare davanti alla casa di ogni priore.
Molto sentita dal paese e ricordata con nostalgia da chi l'ha vissuta era la processione alle sette croci nella prima domenica di maggio. Era un rito propiziatorio della benevolenza divina sul pascolo e sulla campagna. Si partiva alle otto del mattino dalla chiesa parrocchiale e si faceva il percorso per raggiungere le croci (originariamente in legno e riposizionate in pietra nel 1934) che coronano il paese La processione durava tutto il giorno, una pausa intermedia per il pranzo al sacco a metà strada (Crusiapiana) e il ritorno in paese per la S. Messa. Le croci sono ancora presenti e vi è il desiderio della popolazione di ripristinare il percorso per mantenere viva la tradizione. (vedi piantina allegata)
Architetture civili
ll Borgo - ll centro storico del paese ha conservato, per buona parte, le c aratteristiche originarie stradine e scalinate con fondo in acciottolato, piccoli portici che congiungono i vicoli, le corti e le piazze. L'architettura storica locale è caratterizzata dall'abbondante uso della pietra e del legno, cioè dai materiali più facilmente reperibili in loco. Per gli acciottolati venivano raccolte le pietre levigate dai fiumi mentre gli edifici sono costruiti in Pietra di Moltrasio, materiale molto antico e apprezzalo, presente largamente su tutto il territorio lariano che ne è il tratto distintivo. ln origine i tetti erano coperti da lastre di pietra, dette piode, rimasti ancora su alcuni edifici che al tempo venivano utilizzati come stalle e fienili.
Le corti, le piazze, le fonti
La Curt da Marc la più caratteristica, era uso per le donne sedersi sulle panchine in pietra fuori delle case, all'ora di cena, per parlare del cibo preparato rivolgendo la frase di rito "Cuss’i fai ris e cussè?" (Cosa avete fatto, riso e cosa?); era un chiaro riferimento ai pochi alimenti a disposizione, oltre al riso i prodotti coltivati.
La Curt da Funt, oggi Piazza Unione e la Curt da Scoeula, oggi Piazza Libertà. In questo nucleo le case risalgono al 1750 circa e comprendevano la vecchia canonica, il vecchio Municipio, la casa del maestro e le scuole.
Il vicolo Erto, conserva la struttura originaria in sasso che circonda un cortile con arco in pietra che vi indica l'accesso. La pavimentazione sale verso la via Dossello collegando la parte alta del paese, mantenendo la mulattiera originale, ma andrebbe restaurata.
La Piazza San Rocco, con l'omonimo oratorio, si trova nel cuore del paese e costituisce il vero e proprio centro storico; di forma circolare indirizza il passante in tutte le direzioni attraverso viuzze e scalinate su cui si affacciano le tipiche case in sasso.
La Piazza della Fontana, affianca la piazza S. Rocco. La fontana (Al Panée da Sen Roc) è stata costruita nel 1919 in Pietra di Moltrasio. Al centro della stessa la statua lignea di S.Rocco realizzala da Giuseppe Spreafico nel 1858. Alle spalle della fontana la "Scala Santa" (Scalòta) raggiunge la via militare.
Piazza Roma è sempre stata il cuore pulsante di ogni attività, anche mondana.
Era il luogo di ritrovo degli emigranti prima di lasciare il paese ed anche il punto in cui si svolgevano le celebrazioni e le ricorrenze pubbliche. Nelle sere d'estate la banda del paese richiamava tutti gli abitanti e i villeggianti a far festa. Nella piazza vi era Ia sede della "Cooperativa di consumo" anche detta “Al Circul”.
La pavimentazione, ora in masselli, era un tempo un acciottolato come il resto del borgo, che essendo una caratteristica distintiva di Pigra sarebbe da ripristinare insieme alla strada che la collega al lavatoio pubblico.
Il Panèe da I'Alp (1886) era appunto il lavatoio pubblico, restaurato nel 1983. E la fontana che non è mai rimasta senz'acqua. Luogo di ritrovo e di conversazione per !e donne del paese, che, non avendo l'acqua corrente, si recavano a tutte le ore a lavare il bucato oppure semplicemente per prendere l'acqua da usare in casa. Originale la scritta sui fianchi del lavatoio "Di questo lato si lava, di questo lato si resenta". Di fronte al lavatoio si trova la "Casa Comunale" sede del Municipio.
Il Panèe da Frecia si raggiunge percorrendo la via Villaggio Alpino, collegando il centro del paese con la parte alta e la via Militare.
Il Panèe da Mezzacavala è un altro caratteristico e storico lavatoio sulla strada che porta a Corniga. Veniva utilizzato per abbeverare gli animali ma anche per lavare i panni portandoli con le gerle o a dorso di mulo.
Altri edifici Pubblici
Le scuole elementari, ora chiuse, necessitano di ristrutturazione. Hanno ospitato per alcuni anni in tempi recenti anche un negozio di alimentari e, nel cortile, qualche festa estiva all'aperto con la banda del paese. Poco più avanti, sulla strada sottostante è il monumento ai Caduti, con annuale celebrazione e processione degli Alpini di Pigra accompagnati anche dal Corpo Musicale.
La ex-Cooperativa di Consumo (il Circolo). La costruzione risale a! secolo scorso, adibita a negozio di alimentari, bar e luogo di ritrovo per tutti gli abitanti in vari contesti della vita sociale; ci si riuniva per passare i! tempo o per celebrazioni pubbliche accompagnate dalla banda e soprattutto per salutare gli emigranti che alla fine di ogni inverno si radunavano qui prima della partenza in cerca di fortuna fuori dal paese e spesso fuori dall'Italia. L'edificio è attualmente in fase di ristrutturazione, sarà il nuovo Centro di aggregazione culturale.
La Biblioteca Comunale è stata inaugurata nel luglio del 1981 su iniziativa del sig. Romolo Costa al quale è dedicata, villeggiante e appassionato di letteratura, con il sostegno dell'allora sindaco Mariano Ceschina e l'amministrazione comunale. La struttura ha sede nei locali dell'ex asilo infantile. Al patrimonio iniziale di 600 volumi donati dal suo fondatore, attraverso donazioni e acquisti, ha raggiunto nel tempo la ragguardevole cifra di 13.000 volumi di argomentazione generale e una interessante raccolta di scritti e manoscritti sulla storia e la cultura locale. ll progetto, al momento in atto, è quello di informatizzare il patrimonio e renderlo facilmente accessibile, non solo agli abitanti, ma a tutta la rete del Sistema Bibliotecario della Provincia di Como.
La società Operaia, ancora parte integrante della vita sociale del paese continua ad essere il punto di incontro per feste e manifestazioni.
All'interno, il piccolo e storico teatro è usato per incontri, assemblee dei soci e manifestazioni culturali.
Nello stabile è presente anche il museo demologico conserva e valorizza l'eredità culturale che identifica gli abitanti e li lega alla vita vissuta insieme nelle tradizioni. Sono esposti gli oggetti di arti e mestieri, oltre ai i documenti storici dell'Ente. Ancora molto sentita è la Festa della Società organizzata ai primi di agosto.
La Funivia collega il lago (da Argegno) a Pigra in 5 minuti con un dislivello di 648 metri.
Entrata in funzione nel 1972, ha aumentato l'affluenza di turisti, tra cui molti stranieri, per escursioni sui percorsi montani o semplicemente per visitare il piccolo borgo e godere del sole e della vista del lago dall'alto.
Luoghi naturali
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i percorsi e Ie escursioni sono ben tracciati e offrono numerose soluzioni al visitatore.
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il belvedere con la vista spazia su tutto il versante del ramo di Como, fino a vedere Ie cime più alte del ramo di Lecco come le Grigne e il Resegone
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la valle dei mulini
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sui monti si raggiungono i rifugi e gli alpeggi dell'Alpe di Colonno, Boffalora e Venini (anche in bike)
Enti e Servizi
AAP Associazione Amici di Pigra: organizzazione di manifestazioni, eventi culturali, progetti di divulgazione e valorizzazione del patrimonio rurale, attraverso percorsi didattici nel nucleo storico con tracciamento e mappatura dei migliori sentieri della zona.
Non ti scordar di me: associazione a scopo benefico che da oltre 20 anni lavora per i più bisognosi e contribuisce alla salvaguardia del patrimonio storico-culturale e folcloristico del paese.
Società Operaia di Mutuo Soccorso: organizzazione di eventi culturali, sociali e commemorazioni.
Gruppo Alpini di Pigra
Atelier Era Donazee: dello scultore Fabio Ceschina per l'organizzazione di mostre ed eventi artistici.
Il Centro Turistico Sociale (detto Capannone): situato nella zona meridionale del paese, in prossimità della chiesa parrocchiale, offre servizi per attività sportive e di ricreazione con annesso punto ristoro.
Il Campo Sportivo: situato nella parte alta del paese, storico luogo di ritrovo in cui ai tempi le tribune per il campo erano direttamente scavate nella roccia. Oggi area da riqualificare e riattrezzare come luogo pic nic con vista lago.
Il Ristorante "Le Lanterne" in via alla Funivia.
Il "Baretto" Bar Friends of Mountains in via alla Funivia.
Turismo
II periodo più fiorente per il turismo fu negli anni '80 con2 alberghi,5 negozi di alimentari, 4 ristoranti, 5 bar, il panificio, il macellaio e tanti altri servizi. Erano presenti 3 colonie estive che ospitavano ragazzi provenienti dalle province di Como e Milano.
Particolarmente importante è stata l'attività ricettiva attraverso l'affitto delle case di proprietà che continua ad ess ere fonte di reddito e sulla quale occorre investire per il futuro. ll turismo ha rianimato Pigra con villeggianti e visitatori da tutto il mondo anche grazie alla Funivia.
Adesso, il turismo è diventato più frammentato, le visite al paese sono frugali e giornaliere per le attività di escursionismo o mountainbike. La sfida del futuro è quella di potenziare l'offerta di accoglienza e sviluppare nuovamente un indotto economico sul settore.
Fonti raccolte nella Biblioteca Comunale, materiale a cura di: Romolo Costa, Deo Ceschina; associazioni Amici di Pigra, Società Operaia e Non ti scordar di me.
Si ringraziano i sostenitori degli Amici di Pigra
a cura dell'Associazione Amici di Pigra
Restaurata la meridiana sulla parete sud della chiesa di santa margherita
La meridiana è perfettamente esposta a sud, come nelle antiche chiese l' abside col tabernacolo era rivolto al sorgere del sole e quindi la parete della navata viene baciata dal sole in maniera perfetta.
La linea con le ore, detta equinoziale, è in bolla perfetta. Questa linea presentava dei forellini con segnate alcune ore (10, 3, 4...) che si sono rivelati precisi calcolando la posizione dello gnomone. Il 5 è l'ultimo orario, poi segue una data (31 12 1881) che sarebbe bello riuscire a scovare in qualche archivio. Noi presumiamo sia la data della esecuzione.
Lo gnomone non era il classico chiodo, ma presentava, e si vede ancora, una barra mozza a base quadra tra 12 e 1. Probabilmente era un braccio che teneva un ferro esposto. Più o meno cosi. Noi ne abbiamo creato uno con un sole col foro. Il foro proietta un ombra e questa sarà la lettura oraria. Come si legge una meridiana: allora, le meridiana non segnano le ore dell'orologio. In inverno le ore sono brevi ed in estate più ampie. Dipende dalla posizione del sole. L'orologio divide il tempo in maniera costante, minuti, secondi ecc. L'Italia adotta il meridiano "etneo" per l'ora (+1) e Pigra si trova a 9 gradi est ( quasi a metà tra questo meridiano e Greenwich) quindi il sole passa su Pigra con circa 20 minuti di anticipo sul nostro meridiano. Bisogna aggiungere poi qualche minuto (equazione del tempo) a seconda dei giorni dell'anno e viene fuori ( ah... c'è anche l ora legale, quindi più 1 ora) che: in questi giorni il mezzogiorno "vero" , cioè con il sole esattamente verticale sopra di noi, cade alle 13, 21 minuti
Quindi le 12 segnate in meridiana saranno circa le 10 e 39 per il nostro orologio da polso. Quindi, se aggiungete un'ora e 20 circa alla meridiana, trovate l'ora dell'orologio.
In inverno ci si va più vicini, dato che non c'è ora legale.
Alessandro e Alessia
Percorsi Ciclamino - Sentiero n.1
Strada ai Monti
Antica strada forestale, non carrabile, che si inoltra nei boschi di faggio trasformandosi in un sentiero che si biforcherà nei percorsi 1a, 1b e 1c.
Il percorso inizia nella parte alta dell’abitato di Pigra in località “Su Frecia” e dopo 400 metri si incontra la croce in cemento di “Crusia Piana” (m.1020 slm) facente parte del percorso delle 7 croci. Dopo altri 700 metri di cammino (m.1150 slm) si trova un abbeveratoio, l’antico “panée”, una volta utilizzato dagli animali al pascolo, ora da cervi, caprioli e cinghiali.
A 1900 metri dalla partenza (m.1250 slm) la strada si biforca nei sentieri 1A e 1B:
Sentiero 1a - dopo un ripido tratto sbuca sul crinale, “la bocchetta di Pigra” (m.1323 slm), per poi continuare, girando a destra verso nord, sul panoramico sentiero della famosa “Via dei Monti Lariani” verso l’Alpe di Colonno.
Sentiero 1b - si inoltra nel bosco, senza particolari dislivelli per congiungersi con la strada militare asfaltata (progressivo 2900 - m. 1230 slm) in direzione Alpe di Colonno (m. 1322 slm).
Sentiero 1c - In cresta fino al Pizzo Pasquella (m.1367 slm) dove si può ammirare il miglior punto panoramico con vista sull’abitato di Pigra e sul lago di Como.
Alpe di Colonno through the Road to the Mountain
Old forest road, not suitable for vehicles, which goes into the beech woods turning into a path that will fork in the paths 1a, 1b and 1c.The route begins in the higher part of Pigra "On Frecia" and after 400 meters reaches cross of "Crusia Piana" (m.1020 asl), part of the 7 crosses path. After another 700 meters walk (m.1150 asl) there is a watering hole, the old "Panee", once used by grazing animals, now by deer, roe deer and wild boar. At 1900 meters from the start (m.1250 asl) the road forks in paths 1A and 1B.
1A- after a steep stretch "the mouthpiece of Pigra" appears on the ridge (m.1323 above sea level), and then continues, turning right towards the north, on the panoramic path of the famous "Via dei Monti Larijani" to the Alpe di Colonno.
1b - goes into the woods, with no particular climb, to link up with the paved military road (progressive in 2900 - m. 1230 above sea level) in the direction of Alpe di Colonno (m. 1322 above sea level).
1c - In ridge to the Pizzo Pasquella (m.1367 asl) where you can admire the best vantage point with panorama on the Pigra village and Lake of Como.
Zur Alpe di Colonno über die Strada ai Monti
Nicht befahrbarer alter Forstweg, der in Buchenwälder hineinführt und dann als Pfad in die Wege 1a, 1b und 1c abzweigt.
Die Route beginnt im oberen Teil von Pigra in der Ortschaft "Su Frecia". Nach 400 Metern erreicht man das Betonkreuz "Crusia Piana" (1020 m ü.d.M.), das zum Wanderweg der 7 Kreuze gehört. Nach weiteren 700 Metern (1150 m ü.d.M.) befindet sich die alte Tränke "panée da Gus", einst von Weidetieren und heute von Rehen, Hirschen und Wildschweinen benutzt . 1990 m nach dem Ausgangspunkt (1250 m ü.d.M.) gabelt sich die Straße in die Wege 1a und 1b.
Weg 1a - Nach einer steilen Strecke mündet er auf dem Gebirgskamm "la bocchetta di Pigra" (1323 m ü.d.M.) und führt dann rechts nach Norden auf dem berühmten Panoramaweg "Via dei Monti Lariani" zur Alm Alpe di Colonno.
Weg 1b - Er geht in den Wald und führt ohne besondere Höhenunterschiede zur asphaltierten Militärstraße (laufende Nummer 2900 - 1230 m ü.d.M.) in Richtung der Alm Alpe di Colonno (1322 m ü.d.M.).
Weg 1c - Auf dem Bergkamm bis zum Gipfel Pizzo Pasquella (1367 m ü.d.M.), von dem man aus den besten Panoramablick auf den Ort Pigra und den Comer See hat.
Dati Strada ai Monti per l'Alpe di Colonno
Percorso 1a:
Lunghezza: 4.9 km
Dislivello max: 480 m
Durata: 1h 50 min circa
Percorso 1b:
Lunghezza: 4.2 km
Dislivello max: 400 m
Durata: 1h 30 min circa
N.B.:Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Vedi anche:
Sentiero Ciclamino n.1a: https://www.gpsies.com/map.do;jsessionid=1BBBE021057327604608B6C14039286A.fe1?fileId=fewxvtjfqwabezac
Sentiero Ciclamino n.1b: https://www.gpsies.com/map.do;jsessionid=1BBBE021057327604608B6C14039286A.fe1?fileId=dczptrtsoojpzenf
Sentiero Ciclamino n.1c: https://www.gpsies.com/map.do;jsessionid=1BBBE021057327604608B6C14039286A.fe1?fileId=ktkagyrcbeoqsdar
Scarica il percorso: https://drive.google.com/file/d/13UITMlgJo9aMqultVdoZA27-bGsqQNv0/view?usp=sharing
Percorsi Ciclamino - Sentiero n.2
Strada di Mezzo
PERCORSO MEDITATIVO
Il sentiero della “strada di mezzo” taglia il bosco orizzontalmente senza particolari dislivelli.
Facile ed ombreggiato si snoda fra alti faggi ed in un ambiente quieto in cui tutti i sensi del visitatore vengono catturati dal fruscio del vento, dallo scrosciare dell’acqua e dal canto degli uccelli.
La parte iniziale attraversa una pineta e prosegue fra vecchi muri a secco, e torrentelli (in pigrese: “quai”) per poi giungere ad una fontana per l’abbeveraggio degli animali.
Più avanti il sentiero di stringe fino al termine del percorso, contrassegnato da apposita segnaletica.
MEDITATIVE PATH
The path of the "middle road" cuts the wood horizontally with no elevation gain. Easy and shaded, it twists and turns among tall beech trees and in a quiet environment where all visitor senses are captured by the rustle of the wind, the roar of the water and the birds singing.
The first part goes through a pine forest and continues through old stone walls, and small streams (in pigrese: "quai"), then it reaches a fountain for watering animals. Further along the path shrinks up to the end of the route, marked with appropriate signs.
BESINNUNGSWEG
Der Weg “strada di mezzo“ (mittlerer Weg) durchquert den Wald horizontal ohne besondere Höhenunterschiede. Einfach und schattig verläuft er an Buchen entlang in einer ruhigen Umgebung, in der alle Sinne des Wanderers vom Rauschen des Windes, vom Plätschern des Wassers und vom Gesang der Vögel angesprochen werden.
Der erste Teil geht durch einen Pinienwald und führt dann entlang alter Trockenmauern und Wildbächen (im Pigreser Dialekt: “quai“) zu einem Brunnen, der als Tiertränke dient. Weiter vorne wird der Weg bis zum beschilderten Ende hin enger.
Dati Strada di Mezzo
Lunghezza: 2.6 km
Dislivello max: 90 m
Durata: 45 min circa
Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Vedi anche:
Scarica il percorso: https://drive.google.com/file/d/1MfhQu5AOjrlIvt-RCt4By-gA74ozJpSd/view?usp=sharing
Percorsi Ciclamino - Sentiero n.3
Corniga - Alpe di Colonno
Il percorso, con partenza dal piazzale della Società Operaia (m. 890 slm), fino a Corniga è facile e si snoda tra boschi di castagni e faggi; dopo circa 100 metri si trova la Cappelletta della Madonna del Soccorso con vicina una delle 7 croci.
Di vero interesse è l’abbeveratoio chiamato “Pané di Mezza Cavalla”, passato il quale si raggiunge il bivio di Terman, dove si dovrà procedere a destra in discesa verso le baite di Lomia.
Si attraversa, poi, il torrente Camoggia (dai pigresi chiamato “Mulino”) e proseguendo in salita, si giunge, prima, alle poche case di Serta (m.830 slm) ed infine a Corniga (m.760 slm).
Era questo un antico villaggio di pastori e contrabbandieri, le cui case e stalle sono state recentemente restaurate conservando le caratteristiche mura in pietra e le viuzze in acciottolato. Deliziosa la piccola Chiesa con portico dedicata a Sant’Anna, datata 1631 e, dietro di essa la nevera.
Da Corniga si può proseguire per l’Alpe di Colonno (m.1322 slm) in circa un’ora e mezza percorrendo un sentiero sterrato molto panoramico e soleggiato che attraversa l’abitato di Solasco. (si segnala che il dislivello fra Corniga e L’alpe di Colonno è di circa 600 m.)
The route, starting from the square of the Workers' Association (m. 890 slm), up to Corniga is easy and twists and turns through forests of chestnut and beech trees; after about 100 meters there is the chapel of the Madonna del Soccorso and, nearby, one of the seven crosses.
The watering hole called "Pane di Mezza Mare"is very interesting, pass it and you’ll reach the crossroads of Terman, where you will have to proceed right downhill towards the Lomia huts. You cross, then, the stream Camoggia (called "Mill" from pigresi) and continuing uphill, you reach the few houses of Serta (m.830 above sea level) and, after that, Corniga (m.760 above sea level). This was an ancient village of shepherds and smugglers, whose houses and barns have been recently restored preserving the characteristic stone walls and cobbled streets. The small church with porch dedicated to St. Anne is delicious, dated 1631 and, located behind it there is the nevera. From Corniga you can go to the Alpe of Colonno (m.1322 asl) in about an hour and a half along a sunny and very scenic dirt track through the village of Solasco. (It should be noted that the difference in height between Corniga and Alpe of Colonno is about 600 m.)
Die Strecke, die vom Platz der Società Operaia (890 m ü.d.M.) bis nach Corniga führt, ist leicht begehbar und verläuft durch Kastanien- und Buchenwälder; nach etwa 100 Metern kommt man zur kleinen Kapelle der Madonna del Soccorso und gleich in der Nähe zu einem der 7 Kreuze.
Von wirklichem Interesse die Tränke mit dem Namen „Panée da Mezzacavala“. Nach ihr gelangt man zur Kreuzung Terman, an der man rechts bergab zu den Häusern von Lomia geht.
Weiter geht es über den Fluss Camoggia (von den Pigresern „Mulino“ genannt) bergauf zuerst zu den wenigen Häusern von Serta (830 m ü.d.M.) und schließlich nach Corniga (760 m ü.d.M).
Die Häuser und Ställe des ehemals von Hirten und Schmugglern bewohnten Dorfes wurden vor kurzem unter Beibehaltung der charakteristischen Steinmauern und gepflasterten Straßen renoviert.
Wunderschön die kleine, der Heiligen Anna geweihte Kirche mit Bogengang von 1631 und dahinter das Eishaus.
Von Corniga aus kann man in ungefähr eineinhalb Stunden zur Alm Alpe di Colonno (1322 m u.d.Ü.) gelangen auf einem landschaftlich wunderschönen sonnigen Feldweg, der durch die Ortschaft Solasco führt. (Der Höhenunterschied zwischen Corniga und L’Alpe di Colonno ist ca. 600 m)
Dati Alpe di Colonno via Corniga
Lunghezza: 5.8 km
Dislivello max: 620 m (- 160 m)
Durata: 2 ore circa
Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Vedi anche: https://www.gpsies.com/map.do;jsessionid=1BBBE021057327604608B6C14039286A.fe1?fileId=iixhotmtphyhezpp
scarica il percorso: https://drive.google.com/file/d/1k5V5N1jCs0pLriYtgqTnGbQ66wy8Vx2e/view?usp=sharing
Percorsi Ciclamino - Sentiero n.4
Belvedere di Pigra
Percorso facile di circa 600 metri e con minimo dislivello.
Dalla rotonda Antelami proseguendo dritto costeggiando “Villa Peduzzi”, si imbocca il sentiero, posto a sinistra.
Dopo aver costeggiato il parco di proprietà della villa, in circa 15 minuti si giunge al “Belvedere” che offre un panorama veramente spettacolare: vista sulla Val d’Intelvi (Sasso Gordona, Schignano), sul ramo di Como (Laglio, Nesso, Argegno) sul monte San Primo e triangolo lariano, fino al centro del lago di Como (Lezzeno, Bellagio, Varenna, Isola Comacina, villa Balbianello) che ha come sfondo le Grigne, il Pizzo dei Tre Signori, il Monte Legnone
About 600 meters long path, easy and with a minimum elevation gain.
From the roundabout Antelami, continue straight along "Villa Peduzzi", take the path, to the left.
You run along the park of the villa, in about 15 minutes you reach "Belvedere" that offers a truly spectacular panorama: from the view of Val d'Intelvi (Sasso Gordona, Schignano), on the branch of Como (Laglio, Nesso, Argegno) on Mount San Primo and Larian triangle, to the center of Como lake (Lezzeno, Bellagio, Varenna, Comacina Island, Villa Balbianello) right in front of Grigne, Pizzo dei Tre Signori, Mount Legnone.
Einfacher Weg, ca. 600 Meter lang und mit geringem Höhenunterschied.
Beim Kreisel Antelami geht man geradeaus an der „Villa Peduzzi“ vorbei und nimmt dann den Weg auf der linken Seite.
Nachdem man den Park der Villa hinter sich gelassen hat, kommt man nach ca. 15 Minuten zum „Belvedere“ mit wirklich atemberaubendem Blick.
Blick auf Val d’Intelvi (Sasso Gordona, Schignano), auf Como (Laglio, Nesso, Argegno), auf den Berg San Primo und das Lario-Dreieck, bis hin zur Seemitte (Lezzeno, Bellagio, Varenna, die Insel Comacina, Villa Balbianello) mit im Hintergrund Grigne, Pizzo dei Tre Signori und Monte Legnone.
Dati Belvedere di Pigra
Lunghezza: 600 m
Dislivello max: - 80 m
Durata: 15 min circa
Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Vedi anche: https://www.gpsies.com/map.do?fileId=vyivqhosuiaxnvit
Scarica il Percorso: https://drive.google.com/file/d/1vNNGgBGBSfUhd6s0oNyemg0ntFyamEcW/view?usp=sharing
Percorsi Ciclamino - Sentiero n.5
Mulattiera Pigra - Argegno
La mulattiera seppur comoda e larga, è lastricata di sassi.
La discesa anche se è un po’ lunga e ripida, non è impegnativa e ammirando il panorama verso Dizzasco e Sant’Anna, in breve tempo si arriva a Muronico, frazione di Dizzasco.
L’abitato è bello e ben tenuto, ma soprattutto da qui si gode un bellissimo panorama sul paese di Argegno e sul lago di Como, che per quante volte lo si guardi da questa prospettiva, continua a meravigliare e stupire ogni volta.
The mule track, although comfortable and wide, is paved with stones.
The descent, even if it is a bit long and steep, is not binding. Admiring the view towards Dizzasco and Sant'Anna, in a short time you get to Muronico, Dizzasco district.
The town is beautiful and well maintained, but above all, you can enjoy a beautiful view over the village of Argegno and Como lake, and it doesn’t matter how many times you look at it from this perspective: it keeps surprising and amazing everytime.
Der bequeme und breite Saumpfad ist mit Steinen gepflastert.
Auch wenn der Weg bergab etwas lang und steil ist, ist er nicht besonders anspruchsvoll mit herrlichem Blick auf Dizzasco und Sant’Anna. In kurzer Zeit erreicht man Muronico in der Ortschaft Dizzasco.
Der schöne und gut gepflegte Ort bietet einen herrlichen Ausblick auf das Dorf Argegno und den Comer See, der immer wieder, egal wie oft man ihn auch von dieser Perspektive aus betrachtet, einen erneut in Erstaunen versetzt.
Dati Mulattiera Argegno - Pigra
Lunghezza: 4.4 km
Dislivello max: 650 m
Durata: 1,5 ore circa
Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Vedi anche:
https://www.gpsies.com/map.do?fileId=mqxfuqsboniezxhb
Scarica il percorso:
https://drive.google.com/file/d/1S8pSeop7wPAVWecep_kDiV8uhVOxfPja/view?usp=sharing
Percorsi Ciclamino - Sentiero n.6
Per l'antica via di Blessagno
Il percorso, semplice e senza grandi dislivelli o difficoltà rimarca la vecchia strada di collegamento tra Pigra e Blessagno.
Da Pigra, zona funivia (alt. 850), raggiungere la rotonda Antelami proseguendo lungo il percorso "Pigra da scoprire" fino a Piazza San Rocco (Chiesa del 1600).
Percorrere la via Blessagno fino ad arrivare alla Cappella del Doss, attraversare la strada provinciale e proseguire sul selciato della vecchia strada ( Cappella Don Bosco al progress. 800 - alt. 910). Proseguendo per altri 700 metri si incontra la Croce di "Chemp da Munt" (progress. 1500 - alt. 970), punto di diramazione dei sentieri 6a e 6b. La splendida vista sulla Valle d’Intelvi, mostra il Sasso Gordona e il Monte Generoso. Un masso erratico, testimonia come l'intero territorio sia stato plasmato da 4 glaciazioni che hanno trascinato blocchi di granito e serpentino un po' ovunque.
Prendendo la diramazione a destra del sentiero 6a in leggera salita, si entra nel bosco fresco ed ombreggiato composto da noccioli e betulle, arrivando alla cascina del "Giüli" ormai diroccata (progress. 2550 - alt. 1000).
Qui il sentiero scende leggermente passando dalla località “Tapascion” fino a incrociare la mulattiera che porta all'Alpe di Blessagno (progress. 3300 - alt. 890).
Scendere a sinistra per la mulattiera asfaltata fino al paese di Blessagno (progress. 4400 - alt. 800).
Per tornare a Pigra, seguendo il sentiero basso 6b, si procede per Piazza Vittorio Veneto proseguendo a sinistra sulla mulattiera di Pigra attraverso monte Gireglio.
Dopo un primo tratto nel bosco, molto bello, prima di una casetta girare verso destra fino alla Croce di "Chemp da Munt" e poi verso Pigra ritornando sul sentiero 6a.
The track follows the old road that links Pigra to Blessagno, it is a simple path that doesn’t present major difficulties or high elevation gain.
From Pigra (cable car area, 850m) head towards the “Antelami” roundabout by following the “Pigra da scoprire” route until you arrive in “Piazza San Rocco” where you’ll find a church built in the 16th century.
Proceed along “via Blessagno” until you arrive at “Cappella del Doss”, cross the main road and walk along the paving (Cappella Don Bosco, 800m - alt. 970m) approximately 700m further up you’ll find the “Chemp da Munt” cross (1500m - alt. 970m), here the track splits into route 6A and route 6B.
The breathtaking view of the “Valle d’Intelvi” hosts “Sasso Gordona” and “Monte Generoso”. A glacial erratic is evidence of how the territory once faced 4 different glaciations that shaped the valley into the form we see today, further evidence of the glaciations are the numerous blocks of granite and serpentine that you can find
scattered over the entire valley.
By taking slightly up hill route 6A - on the right - you’ll enter a hazel and birch forest and arrive at the crumbled “Cascina Giüli” (2500m - alt. 1000m ). Here the route descends and goes through the village of “Tapascion” reaching the paved mule track that takes to the “Alpe di Blessagno” (3300m - alt. 890m). Follow the mule
track to the left until you reach the village of Blessagno (4400m - alt. 800m).
To go back to Pigra, follow route 6B and proceed towards “Piazza Vittorio Veneto”, here by following the mule track on the left you’ll arrive in Pigra by walking through Monte Gireglio. After a short stretch of forest, just before you reach a small hut, turn right towards the “Chemp da Munt” cross and then keep following route
6A back to Pigra.
Die einfache Route ohne größere Steigungen oder Schwierigkeiten verläuft auf der alten Verbindungsstraße zwischen Pigra und Blessagno. Von der Seilbahnstation in Pigra (850 m ü.d.M.) aus geht es zum Kreisel Antelami und dann entlang der Route „Pigra da scoprire“ (Pigra zu entdecken) bis zur Piazza San Rocco (Kirche aus dem 17. Jh.).
Der Weg geht nun die via Blessagno entlang bis zur Cappella del Doss, wo er die Provinzstraße überquert und auf dem Kieselpflaster der alten Straße weiterführt (Cappella Don Bosco bei der laufenden Nummer 800 - 910 m ü.d.M.). Nach weiteren 700 Metern kommt man nun zum Kreuz „Chemp da Munt“ (laufende Nummer 1500 - 970 m ü.d.M.), an dem die Wanderwege 6a und 6b abzweigen. Der herrliche Ausblick auf das Tal Valle d’Intelvi zeigt den Sasso Gordona und den Monte Generoso.
Ein Findling zeugt davon, dass das ganze Gebiet von 4 Vergletscherungen geprägt wurde, die fast überall Granit- und Serpentinblöcke hinter sich gelassen haben. Nimmt man rechts bei der Abzweigung den Weg 6a, kommt man auf einer leichten Steigung in den frischen und schattigen Wald mit Birken und Haselnusssträuchern und dann zu dem verfallenen Gehöft „Giüli“ (laufende Nummer 2550 - 1000 m ü.d.M.). Hier geht der Weg leicht bergab von der Ortschaft „Tapascion“, bis man auf den Saumpfad trifft, der nach Alpe di Blessagno (laufende Nummer 3300 - 890 m ü.d.M.) führt. Nun geht es links den
asphaltierten Saumpfad bis zum Ort Blessagnos hinunter (laufende Nummer 4400 - 800 m ü.d.M.).
Um wieder nach Pigra zurückzukehren, nimmt man den unteren Weg 6b bis zur Piazza Vittorio Veneto und dann links den Saumpfad von Pigra über den Berg Gireglio. Nach einer ersten, sehr schönen Strecke durch den Wald biegt man vor einem Haus nach rechts ab bis zum Kreuz „Chemp da Munt“ , um von da aus wieder auf dem Weg 6a nach Pigra zu gelangen.
Dati Antica via di Blessagno
Lunghezza: 4.4 km
Dislivello max: 295 m
Durata: 1,30 ore circa
Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Vedi anche: https://www.gpsies.com/map.do?fileId=qwshpysizszwuclr
Scarica il Percorso: https://drive.google.com/file/d/1XP9Xe_ronMtysH5sOmhMEfdEMJA6hgIl/view?usp=sharing
Percorsi Ciclamino - Sentiero n.8
Circolare Piz Pasquela
Alpe di Blessagno - Zerla - Baséta - Alpe di Colonno
Il percorso non è breve, ma senza grandi dislivelli e difficoltà. Si snoda attorno al Piz Pasquela passando dall'Alpe di Blessagno fino alla cascina "La Zerla", dove si congiunge con il sentiero del CAI n.2 "Alti Monti Lariani" per poi transitare verso la cascina "Basseta" ed arrivare all'Alpe di Colonno.
Da Pigra, zona funivia (alt. 850), raggiungere la rotonda Antelami proseguendo lungo il percorso "Pigra da Scoprire" fino a Piazza San Rocco (Chiesa del 1600).
Percorrere la via Blessagno fino ad arrivare sulla Via Militare, da qui, svoltare a destra e proseguire verso il campo sportivo (progress. 1650 - alt. 995). Dopo di questo troverete un parcheggio, svoltare a sinistra sul sentiero n.8 che, dopo poche centinaia di metri in leggera salita, diviene quasi pianeggiante. Si trova, quindi, il cancello della Cascina "Pianello" che dovrà essere richiuso dopo il vostro passaggio (progress. 3250 - alt. 1070) e di nuovo un altro cancello, sempre da richiudere, dopo il quale si arriva all'Alpe di Blessagno (progress. 4400 - alt. 1050). Poco dopo il sentiero inizia a salire fino alla cascina "La Zerla" (progress. 5300 - alt. 1160) congiungendosi con quello del CAI "Via dei Monti Lariani n.2". Raggiungerete la cascina "Baséta" (progress. 7050 - alt. 1360), quindi l'Alpe di Colonno incrociando anche i sentieri Ciclamino n.1 e 3.)
he track isn't short but, it doesn't present major difficulties or elevation gain. It unwinds around the "Piz Pasquela", passes through the "Alpe di Blessagno" up to the Cascina "La Zerla" where it joins with CAI N*2 track "Alti Monti Lariani"; the track then takes you towards Cascina "Bassetta" and finishes then at "Alpe di Colonno".
From Pigra (cable car area, 850m), head towards the "Antelami" roundabout following the "Pigra da scoprire" route until "San Rocco's" square (with it's 16th century church).
Proceed along "Via Blessagno" until you arrive on "Via Militare", from here head for the sports grounds (1650m - 995m alt.) where you'll then find a parking area. Turn left on track N*8 and, after a few hundred meters slightly uphill, the ground will flatten, you'll then arrive at Cascina "Pianello's" gate (which MUST BE CLOSED after you've passed; 3250m - 1070m alt.). Continue until you find another gate (which MUST also BECLOSED after you've passed), proceed further on and you'll arrive at the "Alpe di Blessagno" (4400m - 1050m alt.). Shortly after, the track will start climbing up to Cascina "La Zerla" (5300m - 1160m alt.) joining with CAI N*2 track aka: "Via dei Monti Lariani N*2". You'll then reach Cascina "Baséta" finally arriving at the "Alpe di Colonno" (here the track is also joined by track "Ciclamino 1" and track "Ciclamino 3").
Der Wanderweg ist nicht gerade kurz, weist aber keine größeren Höhenunterschiede oder Schwierigkeitsgrade auf. Er verläuft am Piz Pasquela entlang und führt von der Ortschaft Alpe di Blessagno zum Bauernhof „La Zerla“, wo er auf den CAI-Weg 2 „Alti Monti Lariani“ stößt, um dann über den Bauernhof „Basseta“ zur Hütte „Alpe di Colonno“ zu gelangen.
Von der Seilbahnstation in Pigra (850 m ü.d.M.) aus geht es zum Kreisel Antelamani und dann entlang der Route „Pigra da Scoprire“ bis zur Piazza San Rocco (Kirche aus dem 17. Jh.). Der Weg folgt nun der Via Blessagno bis zur Via Militare, wo er rechts abbiegt und zum Sportplatz führt (laufende Nummer 1650 - 995m ü.d.M.). Nach dem Sportplatz beim Parkplatz biegt er nach links auf den Weg Nr. 8 und verläuft nach einem leichten Anstieg fast auf ebener Strecke bis zum Tor des Bauernhofs „Pianello“, das unbedingt wieder zu schließen ist. (laufende Nummer 3250 - 1070 m ) . Hinter „Pianello“ stößt man auf ein weiteres Tor, auch dies muss man wieder schließen, bevor man weiter bis zum Ort Alpe di Blessagno weiterwandert (laufende Nummer Kurz darauf geht der Weg bergauf, bis er zum Bauernhof „La Zerla“ (laufende Nummer 5300 - 1160 m ü.d.M.) gelangt, wo er mit dem CAI-Weg „Via dei Monti Lariani n.2“ zusammentrifft. Zum Schluss erreicht man dann das Bauernhaus „Baséta“ (laufende Nummer 7050 - 1360 m ü.d.M.) und Alpe di Colonno. (Hier kreuzen sich auch die Wege Ciclamino 1 und 3).
Dati Circolare Piz Pasquela
Lunghezza: 8.6 km
Dislivello max: 725 m
Durata: 2,45 ore circa
Percorrere sentieri di montagna richiede calzature ed indumenti adeguati, valutazione delle proprie attitudini e capacità fisiche.
Attenzione ai cambiamenti di tempo.
Scarica il Percorso: https://drive.google.com/file/d/1o1lThKksZIoGo1zLOay1-MxscRzrwbKg/view?usp=sharing
Nuova vita alla Biblioteca di Pigra
La biblioteca comunale pronta a rinascere grazie anche all’Associazione Amici di Pigra
La nostra associazione contribuirà a risvegliare nuovo interesse verso la biblioteca comunale, costituita da circa 12.000 volumi, libri e pubblicazioni, riordinata con cura grazie all'impegno e lavoro di Sergio, nostro socio.
Recentemente il Comune è riuscito ad ottenere, tramite un bando regionale, un contributo (utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di libri) circa 350 che sono stati acquistati in alcune librerie di San Fedele e Como. Vengono in particolar modo arricchite le sezioni riguardanti il territorio locale, la montagna e la narrativa.
Sergio e Gabriella, coordinati con gli uffici comunali, si sono attivati per effettuare gli ordini e organizzare le consegne.
Il Comune sta riorganizzando la fruibilità dei locali della biblioteca, che si trova sotto l’ufficio postale, aderendo, fra l’altro al “Sistema Bibliotecario Lario Ovest”, che riunisce i Comuni della sponda lariana occidentale e della Valle d’Intelvi.
Grazie a questa adesione, in un futuro speriamo molto vicino, tutti gli abitanti e villeggianti di Pigra potranno accedere al prestito di libri in loco e anche via internet in una qualsiasi delle biblioteche inserite nel sistema.
Un grazie di cuore a Sergio e Gabriella e per tutti l’augurio di rianimare presto la storica Biblioteca voluta e realizzata nel 1981 da Romolo Costa come luogo di incontro per lo sviluppo sociale e culturale della comunità pigrese.
Pigra da Scoprire
8 - Curt da Marc
Nelle sere d’estate, all’ora di cena sulle panchine di sasso all’esterno di ogni casa sedevano spesso le donne di casa, con la scodella della minestra tra le mani. Tra le case vicine, da una panchina all’altra correva inevitabilmente la domanda: “Cuss’i fai ris e cussè?” (cosa avete fatto riso e cosa).
Non era curiosità, era partecipazione; e la domanda era obbligata nella sua formulazione perché non era pensabile che qualcuno avesse preparato la cena con una minestra diversa da quella di riso e latte. L’unica variabile era l’elemento complementare del riso. Ris daparlu (riso da solo); Ris e tartuful (riso e patate); Ris e burdon (riso e rape); Ris e fasoeu (riso e fagioli); Ris e pulenta (Riso e polenta); Ris e predesèe (riso e prezzemolo); Ris e zuca (riso e zuca); Ris a castègn (riso e castagne), ecc.
In tempo di guerra il colore della minestra “di latte” diventava azzurrino (culùu dal cièl), il che tradiva una presenza di latte più che simbolica.
In the summer evenings at dinner time, the women often were sat on the stone benches outside of each house, keeping the bowl of soup in their hands. Between the neighboring houses, a question ran bench by bench: "Cuss’i fai ris e cussè??" (What have you prepared, rice and what else?).
It was not curiosity, but it was emotional involvement; and the question was required exactly in that formulation because it was not possible that someone could make for dinner a soup different by the typical ‘rice and milk soup’. The only variable was the condiment of rice. Ris daparlu (rice); Ris e tartuful (rice with potatoes); Ris e burdon (rice with turnip); Ris e fasoeu (rice with bean); Ris e pulenta (Rice and polenta); Ris e predesèe (rice and parsley); Ris e zuca (rice and pumpkin); Ris a castègn (rice and chestnut), etc.
In time of war, the color of the "milk soup" became very light blue and it was defined by the citizen as “culùu dal cièl” (color of the sky), which indicated the presence of milk as a symbolic thing.
An den Sommerabenden saßen zur Essenszeit auf den Steinbänken vor den Häusern die Hausfrauen und hielten ihre Suppenschüsseln in den Händen. Zwischen dem einen und dem anderen Haus ging dann unweigerlich die Frage um: “Cuss’i fai ris e cussè?” (was habt ihr gemacht, Reis und was noch ?).
Es war nicht Neugier, sondern Anteilnahme; die Wortwahl war immer dieselbe, denn es war undenkbar, dass jemand eine andere Suppe zubereitet hätte als die mit Reis und Milch. Die einzige Variante war die weitere Zutat zum Reis. Ris daparlù (nur Reis); Ris e tartuful (Reis mit Kartoffeln); Ris e burdon (Reis mit Rüben); Ris e fasoeu (Reis mit Bohnen); Ris e pulenta (Reis mit Polenta); Ris e predesèe (Reis mit Petersilie); Ris e zuca (Reis mit Kürbis); Ris a castègn (Reis mit Kastanien) usw.
Während des Kriegs war die Farbe der Milchsuppe eher bläulich (culùu dal cièl – Farbe des Himmels), weil die Milch der Suppe nur noch den Namen gab.
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