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Fabio CeschinaMaria Luisa Pozzer e Fabio Ceschina

3 dicembre 2012 / 4 gennaio 2013

Presso BNL Como Piazza Cavour, 32 (Orario di apertura banca)

Aperture straordinarie per giornate Telethon
sabato 15 dicembre - 10:00 - 22:00
venerdì 14 dicembre - 8:30 - 22:00
ore17:00 Presentazione a cura dell’Assessore alla Cultura del Comune di Como prof. Luigi Cavadini.
A seguire, rinfresco e concerto del Conservatorio Musicale G.Verdi Como

BNL per TELETHON:
Una grande iniziativa di solidarietà
La partnership di BNL con Telethon è uno dei maggiori progetti di fund raising in Europa. BNL Gruppo BNP Paribas ha festeggiato, nel 2011, i suoi primi 20 anni insieme con la Fondazione Telethon nella raccolta dei fondi a sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Una partnership che ha permesso di raccogliere complessivamente dal 1992, 223 milioni di euro (quasi il 50% della raccolta totale Telethon).
Le persone di BNL stanno compiendo insieme atti apparentemente “ordinari” che, anno dopo anno, si traducono nella realizzazione di un’opera eccezionale, che dà il vero senso al motivo della nostra larga e attiva partecipazione a Telethon: lasciare il segno, concreto, di un’azienda che sa esprimere valori primari come la solidarietà, la generosità e l’impegno per una giusta causa, grazie a un rapporto inclusivo di fiducia con il territorio e con i nostri Clienti, senza alcuna differenza sociale o geografica.
La filiale BNL di Como ospita la mostra “Forma e Colore”, un’esposizione delle principali opere degli artisti Maria Luisa Pozzer e Fabio Ceschina con l’obiettivo di raccogliere fondi unendo cultura e solidarietà.
Christian Colombo - Direzione BNL Como

Nel venire a contatto con la miriade di critici, teorici, artisti che vagano all’interno del panorama culturale italiano nel periodo in cui emerge prepotentemente l’implosione postmoderna, è impossibile non prendere coscienza della difficoltà di riportare in maniera esauriente quanto siano bravi ed emozionanti Maria Luisa Pozzer e Fabio Ceschina in questa loro Mostra a favore di Telethon “Forma e Colore”.

La forte connotazione anarchica degli artisti, intrisi di un individualismo privo di regole che li porta a rifiutare ogni forma di etichetta, ha prodotto in questo periodo una sorta di nomadizzazione dell’arte. Bisogna essere colti e studiati tanto per interpretare le opere degli artisti (con molte licenze poetiche) quanto i testi dei critici? Ho sempre pensato di no, vado solo a “mi piace” o “non mi piace” e in tutta la storia dell’arte gli unici che mi siano sempre piaciuti senza riserve – ma non ne so bene il perché – sono Hopper, René Magritte, Giovanni Segantini e Alberto Giacometti.

Bene in questa Mostra ho trovato queste emozioni. Nella pittura di Maria Luisa Pozzer che è luce, colore, emozione c’è una dichiarazione di intenti, una donna sola davanti alla natura, ai paesaggi , una donna che scruta l’orizzonte del mare, con l’intensità poetica di Ernest Hemingway, e la campagna e le colline, e i fiori con la contemplazione che si trova nei romanzi di Mario Rigoni Stern ne sente la potenza e il dominio. Una donna che fugge il mondo e si rifugia fra vette inavvicinabili, eleggendole a luogo della mente capace di lenire ogni dolore, a imprigionare la spiritualità di una natura percepita come simbolo e metafora di un tutto da rivelare. L’artista, sa interpretare più di ogni altro i dubbi, le incertezze, le angosce del nostro secolo, e la ricerca delle emozioni, dei colori è presente nella pittura di Maria Luisa Pozzer, e la luce. La luce è quel cielo equanime e soverchiante che forse coincide con la pittura stessa, e che è insieme astrazione totale. Eppure questa solitaria meditazione e ricerca spasmodica sul colore e la luce non comportarono affatto un’emarginazione dal punto di vista artistico, anzi è una condivisione di emozioni. Fabio Ceschina matura un percorso del tutto personale di riflessione esistenziale. In Fabio Ceschina la scultura è lo strumento mentale più efficace di una ricerca incessante volta a scavare nell’oggetto fino a catturarne l’essenza, che ai nostri occhi appare come un miracoloso labirinto di linee, incerte tra la distruzione del pieno e la costruzione del vuoto. Fabio Ceschina mi appare come un ingordo di come l’aria e la luce quando esce dallo studio e si guarda intorno. Lo immagino a guardare l’aria, ne trae sicuramente profitto, infila nella memoria quei dati, e li tiene stretti perché non si perdano, immagino. I poeti hanno sempre fatto così. Eugenio Montale se non aveva uno spazio libero sul cartoncino dei fiammiferi Minerva era perduto. Come si fa a ricordare se la memoria sta già rincorrendo un’altra cosa? Bisogna sempre scrivere, prendere appunti. Lo scrittore e scultore Mauro Corona ha di recente definito in un suo scritto “Dio è un fabbro” . Nell’opera di Fabio Ceschina si sente e si vede questa ricerca di Vita e Assoluto. (Davide Fent)

Fabio Ceschina
Atelier: Pigra Valle Intelvi (Como)
Contatti: Cell. 393395930527 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.ceschinaarte.com